L'angiologia è quella branca della medicina che studia l'anatomia e le patologie che colpiscono i vasi sanguigni e quelli linfatici. Per visita angiologica o vascolare si intende lo studio da parte del medico specialista dei due settori della circolazione: arterioso e venoso. Lo scopo della visita è quello di curare una patologia già evidente ma anche quello di prevenire potenziali complicazioni, di una malattia vascolare non ancora evidente. La visita consiste nel raccogliere l'anamnesi, cioè la storia clinica del paziente, ed individuare la presenza di fattori di rischio, che sono gli stessi della malattia cardiovascolare (ipertensione, colesterolo, fumo, familiarità, diabete, ecc), individuare i sintomi che possono essere anche non evidenti. Nel corso della visita viene effettuata la palpazione delle sedi arteriose più accessibili ed eventualmente l'auscultazione con il fonendoscopio per evidenziare la presenza di rumori anomali. La naturale conclusione di una visita angiologica è l'esecuzione di un ecocolordoppler di controllo.
VISITA CARDIOLOGICA
Il primo passo di una qualsiasi visita cardiologica è la compilazione dell'anamnesi del paziente, ovvero la raccolta di tutti i dati (informazioni su malattie pregresse, eventuali familiarità, sintomi e sensazioni attuali) utili al medico per arrivare ad una diagnosi. In secondo luogo viene eseguito un elettrocardiogramma.
ELETTROCARDIOGRAMMA
L'elettrocardiogramma è il primo esame che viene eseguito durante la visita cardiologica. E'un esame semplice e non invasivo che non provoca dolore e non sottopone il paziente a nessun rischio, si tratta di un tracciato ottenuto mediante l'elettrocardiografo in cui viene registrata l'attività del cuore tramite elettrodi applicati in diversi punti del corpo. Sostanzialmente questo esame da la possibilità di rappresentare graficamente l'attività elettrica cardiaca durante la fase di contrazione (sistole) e di rilascio (diastole) degli atri e dei ventricoli; le contrazioni muscolari si accompagnano a variazioni elettriche chiamate depolarizzazioni. La registrazione dell'elettrocardiogramma può avvenire a riposo o sotto sforzo. Con l'elettrocardiogramma basale si possono evidenziare patologie delle coronarie, alterazioni del ritmo cardiaco come aritmie, extrasistole e fibrillazioni, variazioni del volume cardiaco (ipertrofia) e della conduzione dell'impulso elettrico.
ECG DINAMICO secondo HOLTER
Nel caso in cui a seguito dell'ecg basale si notino delle alterazioni è possibile eseguire un elettrocardiogramma dinamico noto anche come Holter; che è sostanzialmente una registrazione prolungata (24 ore) dell'elettrocardiogramma. Al paziente viene applicato un apparecchio portatile dotato di supporti (cassette magnetiche o memorie elettroniche) sui quali viene registrato il tracciato. L'apparecchio è piccolo ed è assolutamente necessario che nel periodo di osservazione il paziente svolga le normali attività che caratterizzano la sua giornata; il paziente deve anche compilare e riportare al medico una sorta di diario dove saranno annotati vari dati (attività svolte, orari ed eventuali disturbi avvertiti) utili al medico per la refertazione.
HOLTER PRESSORIO
Un altro esame utile di controllo è l'holter pressorio, si tratta di un meccanismo di registrazione munito di uno sfigmomanometro a bracciale, come l'holter cardiaco viene tenuto dal paziente per 24 ore, non è invasivo ma a differenza di quest'ultimo al paziente non vengono applicati elettrodi di nessun tipo. Con questo apparecchio è possibile misurare sia la pressione arteriosa che la frequenza cardiaca; i dati che vengono ottenuti in questo modo vengono elaborati ed in base a questo si può procedere ad una diagnosi. Le misurazioni vengono effettuate orientativamente ogni 15 minuti durante il giorno e ogni 20 minuti durante la notte. Anche in questo caso al paziente verrà detto di compilare una specie di diario dove dovrà annotare le varie attività svolte (che non devono subire nessun cambiamento rispetto alla vita normale), gli orari di assunzione dell'eventuale terapia anti-pressoria, di risveglio e in cui si corica ed eventualmente la comparsa di disturbi.
ECG SOTTO SFORZO
L'elettrocardiogramma da sforzo (o test ergometrico) è un esame strumentale che permette di registrare l'elettrocardiogramma durante l'esecuzione di uno sforzo fisico. Durante l'elettrocardiogramma da sforzo è possibile evidenziare cardiopatie latenti, nonché stabilire i limiti dell'attività fisica per i pazienti affetti da scompensi coronarici. Con questo esame è possibile esaminare in particolare la frequenza cardiaca, la risposta pressoria ed eventuali alterazioni ECG durante lo sforzo. Al paziente vengono applicati degli elettrodi sul torace e sul dorso, ed uno sfigmomanometro a bracciale per misurare la pressione, cosa che avviene ripetutamente durante lo sforzo. Questa esame solitamente viene svolto pedalando su una cyclette (cicloergometro) oppure camminando su un tappeto rotante (treadmill). Durante lo sforzo viene progressivamente incrementata la resistenza dei pedali nel caso del cicloergometro o della velocità del tappeto rotante nel caso del treadmill. Tale progressione viene impostata dal medico all'inizio dell'esame in base al sesso, all'età e alle attività svolte dal paziente (es. se il paziente è uno sportivo) ed alle sue caratteristiche cliniche. La durata dell'esame è di circa 20 minuti. La prova può essere interrotta dal medico in qualsiasi momento fosse necessario (esistono criteri clinici e strumentali di arresto standardizzati), ma anche su richiesta del paziente, infatti viene data molta importanza alle sensazioni del paziente.
ECOCARDIOGRAMMA
L'ecocardiogramma è un esame che permette al medico di visualizzare le immagini del cuore, queste possono aiutarlo a scoprire la struttura e la funzionalità del muscolo cardiaco. La tecnologia usata è simile a quella dell'ecografia, viene infatti chiesto al paziente di spogliarsi dalla vita in su e poi viene applicato uno speciale gel sul petto e sulla sonda dell'ecografia. Per l'ecocardiogramma non è necessaria alcuna preparazione. Durante l'esame il medico potrà osservare il cuore che si contrae e batte e visualizzare la circolazione sanguigna all'interno del cuore. Si tratta di un esame non doloroso e non rischioso.
VISITA CHIRURGICA
La visita di chirurgia generale viene eseguita con l'obiettivo di diagnosticare o escludere l'esistenza di patologie per cui sia necessario un intervento chirurgico. Nella prima parte della visita il medico procede con un'anamnesi della storia clinica del paziente, prestando particolare attenzione alle sue precedenti malattie, a interventi chirurgici subiti in passato, alla familiarità verso certe patologie e alle cure farmacologiche in corso. A completamento della visita il medico può disporre ulteriori accertamenti, nel caso in cui la visita non abbia portato a una diagnosi di conferma o di esclusione della patologia certa.
VISITA DERMATOLOGICA
Per visita dermatologica si intende lo studio della cute (ovvero lo strato più superficiale della pelle) da parte di uno specialista. Durante una visita dermatologica possono venir analizzate problematiche cutanee di diversa origine ed ubicazione. Svariate sono le metodiche di cura a seconda del problema, ovvero terapie per bocca, locali, preparati galenici, interventi laser o chirurgici. E' importante ricordare che la pelle oltre ad essere un organo complesso, che presenta una sua specifica patologia, può essere lo specchio di malattie a livello sistemico.
VIDEODERMATOSCOPIA
Un esame di assoluta utilità in dermatologia è la videodermatoscopia computerizzata, ovvero l'analisi dei nevi presenti in un paziente, viene effettuata con un macchinario chiamato videodermatoscopio che ha la funzione di inquadrare, ingrandire e trasferire ad un monitor l'immagine del nevo. L'esame è semplice e indolore, in quanto si esegue la fotografia della lesione appoggiando il microscopio sulla cute del paziente. Questo esame permette di visualizzare con maggior chiarezza tutte le caratteristiche della lesione invisibili ad occhio nudo e di differenziare il melanoma sia dai nevi sia dagli altri tumori benigni della pelle. Sull'insieme delle immagini raccolte, della valutazione ad occhio nudo e della storia clinica del paziente il medico effettuerà una diagnosi.
CHIRURGIA DERMATOLOGICA E LASER
Eseguiamo interventi per rimozione di cheratosi attiniche, cheratosi seborroiche, verruche, nevi cutanei (con eventuale esame istologico), papillomi, fibromi penduli, cisti, angiomi e trattamento capillari.
AMNIOCENTESI
L'Amniocentesi si effettua, solitamente,tra la 15° e la 18° settimana di gravidanza. Si utilizza un apposito ago per estrarre un campione di liquido amniotico (il liquido che circonda il feto nel grembo materno) che contiene le cellule rilasciate dal feto utili per l'analisi. Le indicazioni più importanti all'esecuzione di un'amniocentesi sono:
- valutazione del cariotipo, cioè dell'assetto cromosomico fetale, al fine di valutarne la normalità o al contrario per evidenziare la presenza di anomalie, o per determinazione del sesso fetale, importante nel sospetto di trasmissione ereditaria di una malattia legata al cromosoma X;
- dosaggi enzimatici nelle cellule fetali per rivelare possibili malattie metaboliche del feto;
-dosaggio di alfafetoproteina, acetilcolinesterasi, sostanze presenti in quantità superiori alla norma nel liquido quando il feto presenta un'anomalia di sviluppo del tubo neurale.
ECOGRAFIA MORFOLOGICA
L'ecografia morfologica viene eseguita dalla ventesima alla ventitreesima settimana di gestazione, ci sono però dei casi in cui questo esame viene effettuato a partire dalla 16°settimana, questa ecografia viene detta morfologica appunto perché è destinata a studiare la morfologia del feto per escludere, o accertare, la presenza di malformazioni. L'ecografia morfologica prevede la valutazione delle dimensioni del feto (biometria fetale), dell'impianto e della struttura della placenta, della quantità di liquido amniotico, del collo dell'utero, ma fornisce soprattutto uno studio analitico di tutti i distretti anatomici esplorabili nel feto.
SCREENING 1° TRIMESTRE
Si tratta di un prelievo di sangue materno da effettuare già a partire dalla 10° settimana (12°settimana per gravidanze gemellari) che analizzato in laboratorio da risposte su trisonomie 13, 18 e 21.
L'ecocolordoppler è un esame che ha uno svolgimento simile all'ecografia ma nella diagnostica con ultrasuoni è sicuramente un'innovazione,infatti non essendo un esame invasivo ed essendo indolore permette la visualizzazione dei principali vasi sanguigni e lo studio del flusso ematico all'interno di arterie e vene così da poter indagare su quanto sangue arriva ad una struttura o ad un organo. Il principio di funzionamento di questo esame si basa su un fenomeno fisico chiamato effetto Doppler.Con l'ecocolordoppler si visualizzano i fluidi corporei (in blu e rosso) ma anche le lesioni(piccole o grandi) dei vasi.Per questo esame non c'è bisogno di nessun tipo di preparazione.
ECD tronchi sovraortici
Con l'ecocolordoppler dei tronchi sovraortici vengono presi in considerazione,arterie carotidi (che distribuiscono il sangue al collo ed alla testa), succlavia (grosso vaso che passa al di sotto del collo) e arterie vertebrali (che apportano sangue al cervello).
ECD Arterioso e Venoso Arti Superiori ed Inferiori
Effettuando questo esame è possibile accertare la presenza di, eventuali restringimenti e/o occlusioni dei vasi arteriosi, trombosi venose profonde o varici, mal funzionamenti venosi, modelli emodinamici responsabili di formazione di ulcere venose, caratteristiche fisiche arteriose.
ECOGRAFIA
L'ecografia è una tecnica diagnostica molto diffusa,non rischiosa,ed indolore che si serve degli ultrasuoni. Al paziente, viene applicato del gel sulla parte interessata e poi con delle sonde appropriate si passa sulla pelle,così facendo vengono emessi degli ultrasuoni a bassa frequenza e alta intensità che consentono di visualizzare le immagini sul monitor dell'ecografo.
ADDOME COMPLETO
L'ecografia completa dell'addome è uno degli esami più richiesti,infatti permette di analizzare tutti i visceri addominali,comprendendo l'addome superiore (fegato,colecisti,reni,pancreas,milza) e l'addome inferiore o pelvi (vescica,vie urinarie,prostata). Questo esame permette al medico richiedente di trovare una risposta a molti interrogativi,per esempio dolori addominali,febbre recidiva,aumento di transaminasi,alterazioni dei marcatori virali,ecc. Preparazione
MAMMARIA
L'ecografia mammaria è un esame molto importante che da la possibilità non solo di individuare formazioni all'interno del seno ma anche di riconoscerne il contenuto,liquido o solido. Pur essendo un esame largamente utilizzato nella diagnostica non esclude la mammografia,infatti i due esami vengono considerati complementari. Nelle donne più giovani l'ecografia è molto importante perchè trattando tessuti ghiandolari più densi la mammografia offrirebbe meno informazioni.
TIROIDEA
L'ecografia tiroidea serve per effettuare lo studio di questa ghiandola. Nello specifico si possono riscontrare,il volume della ghiandola,la presenza di tiroiditi (ovvero processi infiammatori) o di noduli.
MUSCOLO-TENDINEA
Con questo esame vengono esaminati i muscoli e/o i tendini,ovvero le strutture che legano i muscoli alle ossa,è infatti possibile evidenziare eventuali alterazioni e infiammazioni a carico di spalle,gomiti,polsi,ginocchia e caviglie.
OSTEO-ARTICOLARE
Con questo esame vengono studiate le strutture che costituiscono le articolazioni,ovvero cartilagine,piani articolari e componenti sinoviali e ossee. Vengono presi in esame spalle,polsi,mani,anche,ginocchia,caviglie e piedi e riscontrarne malattie delle articolazioni e neuromuscolari.
STAZIONI LINFONODALI
Questo esame studia le strutture del corpo che producono i linfociti,si tratta di ghiandole superficiali che si trovano nel collo,nelle ascelle e nell'inguine e che apportano con la loro produzione di globuli bianchi un notevole aiuto al sistema immunitario. Dall'ecografia si può controllarne la dimensione e accertare la presenza di eventuali infiammazioni.
DELLE ANCHE (in neonati)
Questo esame viene sempre più spesso consigliato dai pediatri perchè pur non essendo rischioso o dannoso per il neonato da la possibilità,se effettuato intorno al terzo mese di vita di diagnosticare precocemente un'anomalia detta lussazione,o anche displasia evolutiva dell'anca.
CHE COSA E' LA CONSULENZA GENETICA
E' un atto medico che consiste in un colloquio con uno specialista in Genetica Medica, nel corso del quale le persone che hanno una malattia, che può essere genetica, vengono messe al corrente delle conseguenze di quella malattia, delle modalità della sua insorgenza, della sua ripetibilità in altri membri della famiglia e degli interventi utili a controllarla e prevenirla. Lo specialista valutando la storia personale e familiare del paziente, esaminando i tests già eseguiti o richiedendone di ulteriori, determinerà il rischio di trasmettere o di sviluppare malattie genetiche. Il medico riesaminando i sintomi dei componenti della famiglia, suggerirà tests specifici e consulti clinici con specialisti per arrivare ad ottenere una diagnosi precisa, della quale discuterà i vari aspetti con il proprio paziente. La conclusione finale e' la trasmissione delle informazioni raccolte ed elaborate non al solo individuo ma, spesso, a tutta la sua famiglia.
QUANDO RICHIEDERE LA CONSULENZA GENETICA
La Consulenza Genetica può essere richiesta nei seguenti casi:
- Presenza di una malattia genetica in uno o entrambi i genitori. - Uno o più familiari dei genitori affetti da malattie di sospetta o dimostrata origine genetica o da malformazioni congenite. - Un figlio affetto da una malattia di sospetta o provata origine genetica o da una malformazione congenita. - In caso di consanguineità tra partners prima del concepimento. - In caso di sterilità, infertilità, abortività ripetuta. - Prima di eseguire un test genetico per avere tutte le spiegazioni sull'iter da seguire, sui benefici e sui limiti che ciascun test presenta. - Al momento del ritiro del referto del test genetico per avere chiarimenti sulla risposta e sul significato dell'analisi fatta. - In diagnosi prenatale per decidere cosa sia meglio fare per monitorare lo stato di salute del feto. - In campo oncologico per una persona, o un nucleo familiare che sono, o ritengono di essere a rischio di tumore per la presenza di una predisposizione di tipo ereditario.
E' importante ricordare che il colloquio con il genetista può servire anche solo come chiarificazione di dubbi che talvolta non è facile dirimere se non si è addetti ai lavori, soprattutto oggi che, tramite Internet, si può venire a conoscenza di notizie, non filtrate, che, invece di chiarire le idee, possono creare molta ansia e paura.
VISITA GINECOLOGICA
La visita ginecologica permette di studiare gli organi genitali femminili interni ed esterni, solitamente non è dolorosa né rischiosa e arreca solo un lieve disturbo alla paziente. La visita è composta dall'ispezione(ovvero lo studio dei genitali esterni), dalla palpazione con cui si possono valutare l'utero e le ovaie e dalla visita con l'ausilio dello speculum che permette al ginecologo di vedere chiaramente l'interno della vagina,collo dell'utero e inoltre di effettuare il pap test.
ECOGRAFIA PELVICA
L'ecografia pelvica è una metodica diagnostica che mediante l'utilizzo degli ultrasuoni permette di visualizzare gli organi genitali femminili. Tecnica indolore e abbastanza rapida essendo eseguita per via addominale, la vescica deve essere ben distesa (quindi si raccomanda di presentarsi a vescica piena).E'anche l'esame scelto per il monitoraggio della gravidanza dopo il primo trimestre. Preparazione
ECOGRAFIA TRANSVAGINALE
L'ecografia transvaginale (o TVS) è una tecnica diagnostica per immagini, che indaga la morfologia e lo stato di salute degli organi genitali interni femminili. Si osservano utero, ovaie e annessi e può essere anche impiegata per il controllo ostetrico del primo trimestre. Può essere eseguita in qualsiasi fase del ciclo, anche se preferibilmente in fase post mestruazione. Preparazione
PAP TEST
Il pap test è un esame diagnostico, si esegue prelevando con una spatolina in legno e un brush ("spazzolino") un campione di cellule dal collo dell'utero, che viene "strisciato" e fissato su un vetrino apposito, e poi inviato al laboratorio per essere analizzato. Esame semplice, indolore e rapido. Per una buona riuscita del test è opportuno astenersi dai rapporti due giorni prima, ed evitare l'uso di lavande, ovuli o creme nei tre giorni precedenti. Preferibilmente andrebbe effettuato dopo la mestruazione e senza la presenza di perdite di sangue.
COLPOSCOPIA
La colposcopia è un esame di screening di secondo livello, che accompagna il pap test e serve a controllare il collo dell'utero mediante l'uso del colposcopio che è uno strumento munito di sorgente luminosa e di un sistema di ingrandimento. Vengono utilizzati due liquidi che irrigati direttamente in vagina, aiutano ad evidenziare le caratteristiche del tessuto della cervice.
TAMPONE VAGINALE
Il tampone vaginale è un esame diagnostico che viene eseguito con un bastoncino ovattato(tipo cotton-fioc),che viene inserito in vagina per raccogliere il secreto vaginale. Questo tipo di esame viene eseguito per verificare l'eventuale presenza di microrganismi responsabili di infiammazioni e/o infezioni a carico della vagina. L'esame è molto semplice, veloce e indolore. Di solito dopo aver effettuato il prelievo, il tampone viene portato al laboratorio d'analisi. Per effettuare l'esame è necessario evitare rapporti sessuali la sera prima, sospendere terapie e non utilizzare nelle 24 ore precedenti ovuli, lavande e similari.
VISITA OSTETRICA
La prima visita ostetrica è molto importante e di durata maggiore rispetto ai successivi controlli, perché nel corso della stessa vengono raccolte tutte le informazioni sullo stato di salute della paziente (anamnesi). È necessario portare con sè tutti gli ultimi esami effettuati, per esempio analisi del sangue e delle urine, la documentazione con le precedenti visite ginecologiche, l'ultimo risultato del pap test e tutto ciò che si ritiene essere utile per dare un quadro completo al ginecologo. Successivamente i controlli ostetrici avranno cadenza più o meno mensile.
INSERIMENTO SPIRALE
La spirale o IUD è un anticoncezionale, che consiste in un piccolo strumento inserito all'interno della cavità dell'utero, al fine di impedire la gravidanza (contraccettivo meccanico). Influisce sui movimenti e la sopravvivenza degli spermatozoi nell'utero, in modo che non raggiungano l'ovulo per fecondarlo. Inoltre la spirale modifica il rivestimento interno dell'utero (endometrio) rendendolo inospitale per la gravidanza, quindi evita la fecondazione e l'annidamento dell'ovulo in cavità. Prima di procedere con l'inserimento è necessario assicurarsi di non essere in gravidanza e di essere nel periodo giusto del ciclo, cioè durante la mestruazione. Molto importante non avere rapporti o utilizzare assorbenti interni per le prime 48 ore per prevenire eventuali infezioni. L'effetto contraccettivo di solito parte dopo i 15-20 giorni dall'inserimento. La durata della spirale, anche se ce ne sono diversi tipi è circa di 5 anni.Quando la paziente decide di utilizzare questo metodo contraccettivo deve comunicarlo al momento della prenotazione e presentarsi già con la spirale.
IUI
La IUI, inseminazione intrauterina, è una tecnica di procreazione assistita poco invasiva, che si effettua in caso di infertilità inspiegata, ovvero quando la difficoltà di ottenere una gravidanza non è riconducibile a fattori precisi perchè tutti i parametri risultano nella norma. Prevede da una parte una stimolazione farmacologica per favorire l'ovulazione, qualora ve ne sia bisogno, e dall'altra il trasferimento di liquido seminale nella cavità uterina tramite un catetere.
FIVET
La FIVET, fecondazione in vitro, è uno dei trattamenti più diffusi per curare diverse disfunzioni riproduttive, sia maschili sia femminili. In questa tecnica la fecondazione avviene in provetta, dove vengono messi a contatto ovociti e spermatozoi (della coppia o, nel caso di fecondazione eterologa, di un donatore e/o di una donatrice). La donna è sottoposta a stimolazione ormonale, dopodichè viene effettuato il prelievo degli ovociti(sotto controllo ecografico) che vengono messi a contatto con gli spermatozoi. Dopo 48/72 ore dal prelievo degli ovociti, gli embrioni vengono trasferiti con un catetere nella cavità uterina della paziente. Le probabilità di ottenere una gravidanza dipendono da diversi fattori, ma l'esito positivo viene di norma confermato dopo due settimane.
ICSI
L'ICSI (iniezione intracitoplasmatica degli spermatozoi) è una tecnica di fecondazione assistita molto simile alla FIVET. L'inseminazione, avviene in vitro, ma, mentre nella FIVET ovociti e spermatozoi vengono semplicemente messi a contatto, con la ICSI il singolo spermatozoo viene iniettato direttamente all'interno dell'ovocita.La prima indagine da eseguire in caso di mancato concepimento dopo almeno un anno di tentativi è la verifica della fertilità della coppia. Lo specialista richiede numerosi esami sia per la donna che per l'uomo in modo da avere un quadro chiaro della situazione iniziale.
Per la donna :
- Ecografia Isterosalpingografia ÂÂÃâ isterosonografia - Isteroscopia - Tamponi cervicali - Dosaggi ormonali - Emogruppo e fattore RH, HbsAg, anti HIV 1-2, anti CMV, rubeo test, toxo test, elettroforesi dell'emoglobina, cariotipo.
Per l'uomo:
- Spermiocitogramma e spemiocoltura - In caso di dispermia dosaggi ormonali con eventuale mappa cromosomica ecografia testicolare - Ricerca microdelezione del cromosoma Y (in caso di dispermia)
Indagini complementari:
- Laparoscopia - Salpingocromoscopia
Ricordiamo che per sottoporsi ai trattamenti sopra citati vengono richiesti anche esami di routine come mammografia,ecografia mammaria, pap test,ecc...
CHECK-UP
Si tratta di una vera e propria valutazione della zona o dell'inestetismo di interesse del paziente, comprensiva di studio del tipo di pelle e proposta di trattamento.Va ricordato che nel corso del check-up il medico da dei consigli ma non fa prescrizioni come durante una visita dermatologica.
PEELING CHIMICO
I peeling sono acidi che si applicano sulla pelle a cicli solitamente di 4 sedute e vengono utilizzati per invecchiamento, acne, macchie, cicatrici, refreshing estetico.
FILLER
E' un trattamento solitamente eseguito in unica seduta, si tratta di iniezione di materiali riassorbibili e non permanenti (acido ialuronico e collagene) e si fa per riempimento ed aumento volumi per esempio di rughe, labbra, zigomi.
BIORIVITALIZZAZIONE
Sono iniezioni effettuate per rughe sottili e rilassamento cutaneo con sedute a distanza variabile dalle 2 alle 4 settimane l'una dall'altra ed il ciclo completo solitamente è di massimo 4 sedute.
BOTULINO
Sono iniezioni di tossina botulinica per il riempimento delle rughe del 3° superiore del viso per esempio fronte e zampe di gallina.Il trattamento può essere effettuato in unica seduta o con seduta di ritocco.
MESOTERAPIA,MICROTERAPIA
Si tratta di iniezioni con aghi sottili per cellulite ed adiposità localizzate. Tra i farmaci utilizzati c'è anche la fosfatidilcolina. Sono cicli di sedute con distanza variabile e spesso viene effettuato alternandolo con sedute di radiofrequenza per ottimizzare i risultati.
SCLEROTERAPIA
Viene effettuata per trattare capillari e venule evidenti sugli arti inferiori, sostanzialmente vengono iniettate delle soluzioni che agiscono "chiudendo" le suddette. La cadenza delle sedute solitamente è mensile.
LASER VASCOLARE
Questo tipo di laser viene utilizzato soprattutto nel trattamento di angiomi, capillari, couperose, ecc, a carico sia del volto che del resto del corpo. Ha dei tempi di guarigione lunghi, perciò nel caso di più sedute, la solita zona si tratta dopo 4/8 settimane.
LUCE PULSATA
Si tratta di un altro tipo di laser che si usa per macchie cutanee superficiali, macchie solari, rosacea, pori dilatati, ringiovanimento, anche questo solitamente ha dei tempi di guarigione lunghi perciò nel caso di ritocchi si dovà aspettare un tempo che varia dalle 4 alle 8 settimane.
EPILAZIONE
Viene effettuata con il laser. Le sedute sono minimo 5 a cadenza mensile perché per avere un buon risultato bisogna effettuare il trattamento in una fase precisa di crescita del pelo. Solitamente non può essere effettuato su peli bianchi o biondi molto chiari, infatti il macchinario ha la miglior resa su un pelo scuro (bruno, nero o castano).
RADIOFREQUENZA
La radiofrequenza è una terapia basata su un apparecchio che emette radiofrequenza sotto forma di energia termica. Viene sviluppato calore endogeno che si diffonde in profondità, in modo omogeneo nel derma, nel tessuto adiposo fino al limite della fascia muscolare. L'effetto di tale calore consiste in una denaturazione delle fibre collagene con conseguente riorganizzazione e contrazione delle stesse. Inoltre viene stimolata l'attività dei fibroblasti con sintesi di nuovo collagene ed aumento della densità dermica. La radiofrequenza costituisce una procedura di rimodellamento vero e proprio: è semplice, veloce e molto competitiva nei confronti della chirurgia. Le sedute possono essere effettuate ogni 7 o 15 giorni a distanza l'una dall'altra. Le zone che possono essere trattate sono: viso, collo, decolleté, addome, braccia, mani, glutei, interno coscia, cellulite, smagliature, acne.
LASER FRAZIONATO
Si tratta di un tipo di laser utilizzato per cicatrici (dovute anche all'acne) e per ringiovanimento. Rispetto agli altri è un trattamento più invasivo ed ha dei tempi di ripresa più lunghi (circa un mese).
TERAPIA FOTODINAMICA (PDT)
E' un trattamento non chirurgico utilizzato per lesioni e/o patologie cutanee (per esempio cheratosi attiniche), sia localizzate che più diffuse. Il numero di sedute varia in base al soggetto e al tipo di lesione. Non è un trattamento invasivo né doloroso.
TRATTAMENTO DELL'IPERIDROSI
La tossina botulinica è una sostanza che, iniettata con un sottile ago in dosi minime direttamente nello spessore della cute delle ascelle, del palmo delle mani o della pianta piedi, blocca gli impulsi nervosi riducendo drasticamente la produzione di sudore. Le minime dosi utilizzate non comportano alcun rischio per lo stato generale di salute dell'individuo. I migliori candidati al trattamento con Tossina Botulinica sono soggetti che presentino un' eccessiva sudorazione alle ascelle, al palmo delle mani e/o alle piante dei piedi, non controllabile con i comuni antitraspiranti. Non viene utilizzata nessuna anestesia per il trattamento, che solitamente dura circa 15 minuti.
VISITA NEUROLOGICA
La prima fase della diagnosi è la ricostruzione dell'anamnesi personale e familiare del paziente, comprensiva di terapie in atto o pregresse. La diagnosi globale unisce l'anamnesi cognitivo-comportamentale all'esame neurologico obiettivo, tutto ciò ha come fine la valutazione dell'integrità dei sistemi funzionali (ad esempio, quelli motori o sensitivi).
ELETTROMIOGRAFIA (EMG)
E' una metodica neurofisiologica che viene utilizzata per studiare il sistema nervoso periferico dal punto di vista funzionale ed è un mezzo diagnostico che permette di inquadrare le eventuali malattie neurologiche. Se l'esame neurologico evidenzia un deficit a carico del sistema nervoso periferico, l'elettromiografia rappresenta un mezzo indispensabile per approfondire la diagnosi, soprattutto quando non sono chiare: la sede di lesione, l'entità e il tipo di lesione. L'EMG si avvale di agoelettrodi monouso (inseriti nel muscolo), che registrano l'attività delle fibre muscolari in diverse condizioni: a riposo, durante una contrazione volontaria e progressiva fino al massimo sforzo, e durante una contrazione media sostenuta.
ELETTROENCEFALOGRAMMA (EEG)
L'elettroencefalogramma registra l'attività elettrica cerebrale tramite elettrodi di superficie posizionati sulla testa. La continua fluttuazione della normale attività cerebrale induce tra vari punti del cuoio capelluto piccole differenze di potenziale elettrico (milionesimi di volt, microvolt) che vengono amplificate e registrate normalmente per alcuni minuti (in casi particolari fino a 24 ore). Si ottiene in questo modo un tracciato che segna per ciascun elettrodo le variazioni del voltaggio nel tempo. Normalmente gli elettrodi vengono montati secondo uno schema fisso (sistema 10-20) su tutte le parti del cuoio capelluto. Poiché ogni elettrodo riflette in prima linea l'attività della parte cerebrale più vicina, l'EEG è in grado di fornire informazioni non solo su attività elettriche anomale, ma anche sulla loro localizzazione.
VISITA OCULISTICA
La visita oculistica consiste in una serie di test effettuati dall'oculista per valutare le condizioni di salute degli occhi e per misurare l'acuità visiva di una persona (cioè, la capacità di mettere a fuoco e distinguere gli oggetti). In genere la visita di base si svolge prima con un esame esterno degli occhi, poi vengono eseguiti dei test specifici per valutare l'acutezza visiva, la funzionalità pupillare, la motilità dei muscoli esterni dell'occhio. In seguito viene misurata la pressione interna (tonometria) ed esaminato il fondo oculare.
OCT
La tomografia a coerenza ottica (OCT) è una metodica diagnostica, che analizza le sezioni di tessuto della superficie retinica e dei tessuti ad essa adiacenti, permettendo lo studio in sezione bi o tridimensionale della retina e quindi la diagnosi di sue eventuali patologie. È un esame importante per studiare e/o riscontrare patologie della macula, le membrane epiretiniche e le membrane neovascolari subretiniche.
CAMPO VISIVO
L'analisi del campo visivo è una metodica non invasiva, che richiede un pò di attenzione e collaborazione da parte del paziente. Il campo visivo è un esame fondamentale per la valutazione della patologia glaucomatosa e del monitoraggio dell'eventuale progressione della malattia. Il monitoraggio viene effettuato periodicamente a seconda della gravità o per scelta da parte del medico. Questo esame viene utilizzato oltre che per il glaucoma, anche per altre patologie di interesse neuro-oftalmologico (infiammazioni tossiche o metaboliche delle vie ottiche, patologie ischemiche cerebrali, neuriti, sclerosi multipla, etc.).
PACHIMETRIA CORNEALE
La pachimetria è un esame diagnostico, che consiste nella misurazione dello spessore della cornea, cioè la lente più anteriore dell'occhio, posta davanti l'iride. Questo esame è di fondamentale aiuto per la diagnosi e il monitoraggio di varie patologie, si esegue infatti anche su pazienti con glaucoma. La pachimetria si esegue in modo rapido e con il minimo disagio per il paziente, con solo una goccia di un collirio anestetico nell'occhio da esaminare e una piccola sonda per pochi istanti.
ECOGRAFIA OCULARE
Impiegando gli ultrasuoni per visualizzare le strutture interne dell'occhio, l'ecografia permette di elaborare e visualizzare immagini utili per diagnosticare e monitorare diverse patologie oculari. Esistono diverse tecniche ecografiche (A-Scan, B-Scan). Tutte metodiche non invasive e assolutamente indolori.
BIOMETRIA AD ULTRASUONI
Con biometria, si intende la misurazione tramite biometro di alcuni parametri anatomici dell'occhio, come la lunghezza del bulbo oculare. Tale misurazione è necessaria per poter calcolare il potere della lente intraoculare (o cristallino artificiale) da impiantare al posto del cristallino durante l'intervento chirurgici di cataratta, o per impiantare cristallini particolari per la correzione di grandi difetti refrattivi.
IMPLANTOLOGIA COMPUTER GUIDATA
L'implantologia computer guidata permette, dopo l'acquisizione di un esame tac, la riabilitazione orale con protesi su impianti. Tramite un progetto virtuale realizzato grazie alla tecnologia Cad Cam viene realizzata una mascherina radiologica con la quale il paziente esegue un esame tac/cbtc. Tale mascherina da radiologica viene poi trasformata in chirurgica e tramite questa vengono inseriti gli impianti, in modo assolutamente preciso senza la necessità di tagliare le gengive e dare punti di sutura. La riabilitazione protesica con impianti si può eseguire per qualsiasi necessità clinica: edentulia parziale, totale, post- estrattiva e rigenerativa ossea con biomateriali già modellati e pronti per essere inseriti nell'osso atrofico. Questa tecnologia permette di realizzare quindi una riabilitazione in tempi molto ridotti e con pochissimo disagio post operatorio. Inoltre è possibile confezionare una protesi fissa provvisoria prima dell'intervento implantare in modo da riabilitare subito il paziente con i denti fissi. Procedura:
1) visita, modelli di studio 2) esame tac/CBTC con mascherina radiologica 3) Inserimento degli impianti con eventuale protesi fissa provvisoria 4) Dopo 3-4 mesi protesi fissa definitiva
VISITA ORTOPEDICA
L'ortopedia è la branca della medicina che si occupa di studiare e curare l'apparato locomotore di ognuno di noi,ovvero la totalità di ossa,articolazioni e muscoli,che permettono al corpo di svolgere tutti i tipi di movimento,come camminare e correre. E' compito dell'ortopedico fornire indicazioni su come correggere difetti di postura avanzati(negli adulti) o iniziali (nei bambini),prescrivere ad i pazienti docce in materiale plastico o gessi nel caso di fratture o lussazioni,protesi nel caso di parti mancanti o parti gravemente danneggiate. Il raggio d'azione di un ortopedico spazia dalla cura di artrosi, meniscopatie,periartrite e sindrome del tunnel carpale alla chirurgia vera e propria,prima fra tutte l'artroscopia che attualmente è la tecnica più utilizzata perchè consente di ottenere ottimi risultati creando il minimo disagio al paziente. E' molto probabile che durante una visita ortopedica,se il paziente non ne è già in possesso,lo specialista richieda l'esecuzione di alcuni esami di routine come quelli del sangue e delle urine ed altri più specifici come radiografie, TAC, Risonanze magnetiche e scintigrafie ossee.
INFILTRAZIONE
La terapia infiltrativa articolare e periarticolare è indicata, sia nei processi infiammatori acuti e subacuti (con dolore e limitazione funzionale, specie quando abbia fallito il trattamento farmacologico e/o fisioterapico tradizionale), sia in patologie degenerative delle articolazioni in fase algica. Attualmente per le infiltrazioni articolari oltre ai cortisonici vengono impiegati anche altri farmaci, per esempio l'acido ialuronico,per determinate patologie o nei pazienti in cui l'uso dei cortisonici è controindicato.
OTORINOLARINGOIATRIA
In medicina, l'otorinolaringoiatria è la disciplina che si occupa del trattamento medico e chirurgico delle patologie di orecchio, naso, faringe, laringe e delle altre strutture correlate della testa e del collo, tra cui tiroide, paratiroidi,tonsille e ghiandola parotide(la più grande ghiandola salivare). Nonostante le diverse parti appaiano poco correlate, è comune che siano affette congiuntamente da uno stesso processo patologico, per cui vengono trattate da uno specialista unico.
ESAME AUDIOMETRICO
L'audiometria (audiometria tonale in cuffie) è una procedura medica atta a rilevare la soglia uditiva per stimoli semplici (toni e suoni puri, formati da un'unica frequenza di vibrazione). L'esame avviene in un ambiente silenzioso,con lo specialista che compila poi una valutazione dove indica eventuali danni del sistema uditivo.
RINOSCOPIA
L'esame rinoscopico ha lo scopo di consentire l'ispezione delle fosse nasali, sia anteriormente (rinoscopia anteriore) sia nella loro porzione più profonda, dove si continuano nel cavo rinofaringeo (rinoscopia posteriore). In questo modo è possibile valutare la pervietà delle fosse nasali stesse, la presenza di fattori che possono ridurne il lume, come deviazioni del setto nasale, ipertrofia dei turbinati, presenza di polipi, corpi estranei, tumori o presenza di secrezioni patologiche. Possono essere ricercate eventuali sorgenti di sanguinamento, come varici del setto nasale o altro. Per l'ispezione,vengono utilizzati endoscopi rigidi e flessibili, i quali consentono la visualizzazione diretta ed ingrandita delle fosse nasali e del cavo rinofaringeo.
FARINGOSCOPIA
E' una procedura diagnostica effettuata sulla faringe che consente al medico di esaminare questo breve tratto anatomico. Viene effettuata ricorrendo all'inserimento di uno strumento, denominato faringoscopio, che ne permette una visualizzazione diretta. L'esame per certi aspetti è molto simile alla laringoscopia e permette di vedere le alterazioni strutturali di questo tratto del canale digerente.
LARINGOSCOPIA
Esame diagnostico della laringe; si effettua con strumenti particolari che illuminano la cavità, tra cui il laringoscopio. Con tale pratica si riesce ad esaminare la mucosa presente nella laringe e la situazione delle corde vocali. Serve a diagnosticare infiammazioni, presenza di polipi e/o tumori.
ESAME VESTIBOLARE
L'esame è indicato nello studio delle vertigini, il test è ambulatoriale, dura circa dieci minuti e viene eseguito introducendo nell'orecchio una minima quantità di acqua fredda o tiepida. La stimolazione labirintica che ne consegue provoca movimenti involontari degli occhi che vengono osservati dall'esaminatore mediante appositi occhiali o registrati. La metodica, talvolta, è leggermente fastidiosa poiché può provocare un stato vertiginoso di lieve entità e di breve durata (qualche minuto). Consente di valutare il funzionamento del labirinto sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo.
VISITA PROCTOLOGICA
Il proctologo è il medico che si occupa di tutti i disturbi a carico dell'ultimo tratto dell'apparato digerente, ovvero colon, retto e ano. Durante una visita proctologica si possono infatti trattare problemi legati a stipsi, dissenteria, emorroidi e prolasso, ascessi e fistole, ragadi, condilomi anali, diverticoli, intestino irritabile, prurito e/o dolore anale, neoplasie.Non c'è una preparazione specifica da seguire prima dell'esame si consiglia solo un pasto leggero.
IDROCOLONTERAPIA
L'idrocolon terapia è un atto medico che ottimizza la funzionalità intestinale e riequilibra l'ecosistema del colon drenando qualsiasi materia potenzialmente "tossica" presente dalla valvola ileo-cecale allo sfintere. Tale trattamento è consigliato in presenza di:
- Stipsi, meteorismo e alitosi; - Colonpatie disfunzionali (colon irritabile); - Coliti croniche (batteriche, micotiche, parassitarie); - Diverticolosi e disbiosi.
La macchina dell'idrocolon terapia agisce sull'intestino tramite una specula collegata al retto, fornita di due vie, una di entrata (condotta acqua filtrata e termizzata) e una di uscita (condotta del materiale fecale in sospensione nell'acqua). La durata della seduta è mediamente di un'ora, e a operazione terminata l'operatore darà delle linee guida da seguire nell'alimentazione, per ottimizzare nel tempo la terapia.
RADIOGRAFIE
La radiografia è uno strumento diagnostico molto efficace in caso di fratture,lesioni,polmoniti,ecc. Questo esame non necessita di preparazioni particolari tranne nei casi di radiografia del coccige e radiografia diretta dell'addome,in questi casi è necessario che il paziente si presenti con l'intestino il più possibile pulito Per eseguire rx presso i nostri ambulatori è necessario avere una richiesta del medico curante o dello specialista,perchè il paziente viene sottoposto a raggi,anche se d'intensità e dose molto basse. Questo esame viene effettuato da un tecnico radiologo che avrà cura di istruire il paziente su come posizionarsi,per far si che il fascio di raggi X generato dalla macchina attraversi il suo corpo ed arrivi ad impressionare la pellicola radiografica sulla quale si formerà l'immagine delle strutture e dei tessuti interessati. Una volta finito l'esame il paziente viene fatto accomodare fuori ed il tecnico di radiologia provvede ad effettuare lo sviluppo dell'immagine su pellicola.
VISITA SENOLOGICA
La visita senologica si divide in tre parti, la prima è la compilazione dettagliata dell'anamnesi personale e familiare della paziente, in cui il medico raccoglie tutti i dati relativi alla storia clinica, la seconda parte prevede l'esame obbiettivo manuale ovvero la palpazione del seno e dei cavi ascellari e l'ultima parte è quella in cui il medico insegna alla paziente l'autopalpazione e indica un iter di screening da seguire composto da visite senologiche, ecografie mammarie e mammografie.
MAMMOGRAFIA 3D CON TOMOSINTESI
La mammografia 3D con tomosintesi è l'evoluzione della mammografia digitale 2D.
La tomosintesi 3D è uno strumento diagnostico che permette di studiare la mammella a "strati". La mammella infatti viene scomposta in tante immagini che poi, sovrapposte, ricostruiscono la figura nella sua completezza. Tutto questo permette di ottenere un grande vantaggio, particolarmente nel caso di seni densi, giovanili, più difficili da leggere e che possono generare dubbie interpretazioni diagnostiche. Il risultato è che aumenta l'accuratezza diagnostica, in quanto possono essere individuate lesioni che risulterebbero "invisibili" con l'esame tradizionale. Questo significa diagnosticare in modo più preciso i veri tumori mammari, infatti la tomosintesi è in grado di scovare il 40% di tumori alla mammella in più rispetto all'esame tradizionale. La tecnica d'esame non è sostanzialmente diversa da quella mammografica standard prevedendo il posizionamento della mammella sul piano del mammografo e cauta e graduale compressione; però grazie alla tomosintesi vengono ottenute più immagini mediante rotazione del tubo radiogeno del mammografo in un arco angolare definito in modo da analizzare l'intero spessore. I dati ottenuti vengono rielaborati successivamente in una visione tridimensionale.
La ricostruzione volumetrica consente di superare uno dei limiti principali della mammografia, ovvero il mascheramento di lesioni (masse, microcalcificazioni ecc) causato dalla sovrapposizione di strutture normali. La capacità della tomosintesi di dissociare piani diversi rende possibile la riduzione del numero di falsi negativi e di falsi positivi dovuti alla sovrapposizione, l'identificazione di piccole lesioni ed una migliore analisi morfologica delle stesse.
VANTAGGI:
-MAGGIORE EFFICACIA DIAGNOSTICA (40%) ·Migliore visualizzazione di microcalcificazioni e strutture in genere ·Rispetto alla metodologia 2D lo studio 3D eseguito con tomosintesi permette un'analisi molto più accurata "pezzettino per pezzettino" della mammella ·Individua lesioni invisibili ·Minore tempo di compressione del seno della paziente ·E' meno dolorosa perché la compressione necessaria è inferiore ·Ricostruzione 3D veloce ed accurata ·Ottima qualità dell'immagine e velocità di acquisizione
VISITA SPECIALISTICA TERAPIA DEL DOLORE
Durante la visita, dopo la compilazione dell'anamnesi personale e familiare del paziente si passa ad una valutazione clinica dello stato di salute dello stesso per poter scegliere il trattamento più idoneo ed efficace. Ricordiamo che è importante che il paziente si presenti munito di recenti analisi del sangue e nel caso in cui la proposta terapeutica sia l'iniezione epidurale le analisi devono essere complete di emocromo, PT e PTT.
INIEZIONE PERIDURALE
E' una tecnica antalgica che consiste nell'iniettare un farmaco o ozono in stretta vicinanza di una struttura nervosa a livello della colonna vertebrale. La maggior parte dei pazienti che richiedono un trattamento peridurale è affetto da un dolore di origine neurogena, come ad esempio, nel frequente caso del dolore radicolare da ernia del disco. L'infiltrazione peridurale ha come finalità l'iniezione il farmaco direttamente sulla radice nervosa irritata, causa del dolore. Comunemente si utilizza una miscela di steroide e anestetico, che hanno rispettivamente attività antiinfiammatoria ed analgesica. Spesso, questo è sufficiente per ottenere un sorprendente e rapido miglioramento della sintomatologia dolorosa. Non vi è necessità che il paziente sia digiuno. E' opportuno che il paziente venga sempre accompagnato in ambulatorio poiché può capitare nell'immediato periodo post-infiltrazione di avere un senso di intorpidimento agli arti inferiori dovuto all'azione dei farmaci iniettati. Prima di sottoporsi ad una iniezione epidurale è necessario effettuare degli esami ematici di controllo dell'emocromo,del PT e del PTT.
INFILTRAZIONE INTRARTICOLARE
Le Infiltrazioni intrarticolari consistono in un trattamento infiltrativo locale articolare e periarticolare impiegato nella terapia del dolore causato da processi infiammatori acuti (con dolore e limitazione funzionale) causati da patologie osteo-muscolari. L'articolazione deve poi essere mantenuta a riposo per almeno 24 ore e in genere si possono praticare fino a tre infiltrazioni a settimana.
OZONOTERAPIA
L'ozonoterapia si concreta nell'uso di una miscela di ossigeno ed ozono per scopi terapeutici, l'obiettivo del trattamento è essenzialmente quello di aumentare la quantità disponibile di ossigeno o dei suoi radicali, attraverso l'introduzione di ozono nel corpo. Tale introduzione nell'organismo può essere effettuata attraverso diverse modalità di somministrazione per esempio via intrarteriosa ed intravenosa e iniezione intra-articolare o sottocutanea. Una delle applicazioni più diffuse dell'ozonoterapia è relativa al trattamento dell'ernia del disco in cui si pratica un'iniezione di una miscela gassosa di ossigeno ed azoto direttamente nel disco erniato e nella zona circostante della schiena, al fine di stimolare il processo di guarigione.
UROLOGIA/ANDROLOGIA
L'Urologia è la branca medica e chirurgica che si occupa delle patologie a carico dell' apparato genito-urinario cioè reni, ureteri, prostata ed organi genitali maschili esterni. Lo specialista nella prima fase della visita provvederà a formulare una accurata anamnesi mentre la seconda parte presenta delle differenze in base al genere sessuale del paziente.Se il paziente è uomo, infatti, il medico procederà a un'attenta valutazione del basso addome e della zona genitale esterna inoltre potrà, se lo riterrà opportuno, effettuare il controllo della prostata mediante palpazione dal canale rettale per verificare lo stato di salute di questa ghiandola. Nel caso della donna il medico procederà alla valutazione dello stato di salute dell'apparato urinario. Non sono previste preparazioni particolari per eseguire la visita.
ECOGRAFIA PROSTATICA TRANSRETTALE E SOVRAPUBICA
L'ecografia prostatica transrettale consente di verificare le dimensioni e la morfologia della prostata. Lesioni o formazioni anomale sono ricercate attraverso una sonda ecografica lubrificata che viene inserita nell'ampolla rettale del paziente. Prima di eseguire l'ecografia prostatica transrettale non è necessario il digiuno, l'esame richiede però che l'ampolla rettale sia completamente vuota per questo 3-4 ore prima dell'esame può essere praticato un clistere o in alternativa, la sera prima o la mattina stessa, è possibile utilizzare una supposta di glicerina.L'ecografia prostatica sovrapubica utile sempre per valutare le dimensioni della prostata e la sua struttura, viene eseguita esternamente.Entrambi gli esami vanno eseguiti a vescica piena per cui è consigliabile, nell'ora che precede l'ispezione, bere almeno un litro di acqua non gassata e trattenere le urine.
ECOGRAFIA RENI, SURRENI, VIE URINARIE, VESCICA
L'ecografia renale/apparato urinario è un esame diagnostico non invasivo che utilizza gli ultrasuoni per "vedere" e studiare gli organi dell'apparato urinario in primo luogo i reni, le vie urinarie e la vescica, ma anche altri organi a essi contigui o connessi (ghiandole surrenali,retroperitoneo,prostata ecc.).L'ecografia renale/apparato urinario richiede una preliminare moderata distensione vescicale,è perciò necessario bere circa un litro di acqua un ora prima dell'esame ed attenersi ad una dieta leggere nelle 4-6 ore precedenti.
ECOGRAFIA PENIENA
L'ecografia peniena è importante soprattutto per rilevare alterazioni dell'ecostruttura dei corpi cavernosi (esiti cicatriziali di chirurgia peniena o di traumi genitali, cisti o aneurismi, placche di Induratio Penis Plastica), la regolarità dello spessore delle guaine e del setto intercavernoso, la regolare morfologia ed ecostruttura del corpo spongioso dell'uretra, la localizzazione di alcuni tratti delle arterie cavernose.Non necessita di alcuna preparazione.
ECOCOLORDOPPLER TESTICOLARE
L'ecocolordoppler testicolare é un esame non invasivo che permette, con una sonda appoggiata appunto sullo scroto, cioè la "borsa" che contiene i testicoli, di valutare il contenuto del testicolo nelle sue diverse componenti ,dididimo, epididimo, tunica vaginale e funicolo spermatico. L'ecocolordoppler permette uno studio della componente vascolare del testicolo e del funicolo spermatico. L'Ecografia scrotale(testicolare) permette la valutazione volumetrica e morfologica della sede dei testicoli, epididimi e dotti deferenti, fornisce informazioni sulla struttura dei testicoli (per esempio presenza di tumori) e su eventuali patologie degli annessi testicolari (es. cisti dell'epididimo, idrocele). L'Ecocolordoppler scrotale mostra i vasi sanguigni dei testicoli ed è indispensabile per rilevare problemi venosi, ad esempio un varicocele allo stadio iniziale. Viene eseguito in due fasi: la prima con il paziente in posizione supina a cui viene chiesto di mantenere il pene appoggiato alla regione sovrapubica e la seconda in ortostatismo per meglio valutare la presenza di eventuali reflussi lungo il plesso pampiniforme, mal posizioni testicolari o l'entità di eventuali raccolte liquide.
ECOCOLORDOPPLER PENIENO DINAMICO
L' ecocolordoppler penieno dinamico è attualmente la migliore tecnica per la diagnosi delle patologie peniene. Tale esame fornisce una valutazione sulla funzionalità del distretto vascolare penieno, con riguardo alla dilatabilità e alla morfologia delle arterie cavernose e dei piccoli rami che da esse dipartono per portare il sangue all'interno dei corpi cavernosi. L'ecocolordoppler permette, dunque, una valutazione delle patologie peniene da quelle malformative e degenerative a quelle traumatiche, consentendo, inoltre, di individuare l'esistenza di calcificazioni, ispessimenti, o alterazioni dei tessuti. Viene, in genere, eseguito per approfondire la valutazione del deficit erettivo organico. E' denominato "dinamico" poichè durante l'indagine viene iniettata all'interno dei corpi cavernosi una sostanza, solitamente prostaglandina E1, in grado di determinare la distensione della muscolatura dei corpi cavernosi e delle arterie del pene, causando così una erezione artificiale.
L'UROFLUSSOMETRIA
L' uroflussometria è l'indagine urodinamica più semplice e meno invasiva: essa consiste infatti nell'urinare in un apposito strumento (flussometro), che ha le sembianze di un normale water, ma che in realtà, attraverso una tecnologia elettronica, permette di misurare il flusso minzionale momento per momento e di riprodurlo in forma grafica. E' importante che la minzione sia il più possibile "normale", eseguita quindi con un normale stimolo ad urinare:vesciche troppo vuote o troppo piene non permettono di avere dei dati attendibili. A tale scopo è necessario arrivare al momento dell'esame con la vescica confortevolmente piena: in linea di massima si potrà urinare circa un'ora prima dell'esame e bere almeno mezzo litro di acqua. Dopo l'esecuzione dell'esame verrà valutato ecograficamente il "residuo post-minzionale" cioè la quantità di urina che rimane in vescica dopo aver urinato.